La Moxa ( moe Kusa = erba che brucia) o Moxibustione e un antico metodo di cura; infatti già nel NEI Jing, il primo trattato di medicina cinese (2100 a.C.), l’imperatore HUANG DI comanda al suo medico di corte QI BO di curare il popolo con Ignibustione (Moxibustione) o Agopuntura.
Ancora oggi risulta essere il metodo di cura maggiormente diffuso in Cina, Giappone e in tutta l’Asia in genere. In Occidente
fu utilizzata a partire dal 1683 quando si diffuse grazie al “Trattato sui reumatismi e sull’agopuntura” dell’inglese W. Ten Rhyne.
La Moxa consiste nello scaldare punti di agopuntura mediante l’impiego di bastoncini di Artemisia vulgaris, un’erba medicinale cinese, che sviluppano, durante la combustione, una grande quantità di
raggi infrarossi diffusi in modo costante. Viene cosi stimolato il Qi (detto anche Ki, Chi, Prana o Pneuma), ossia l’energia che scorre lungo i meridiani, canali invisibili collegati agli
organi ed alle funzioni vitali del corpo umano, che viene riequilibrato ripristinando lo stato di salute.
Questa tecnica è pure indicata contro i disturbi cronici, le malattie da raffreddamento e le sintomatologie dettate da artrosi, reumatismi e dolori articolari; utile per problemi digestivi e disturbi
intestinali.